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MAI dire... EVANGELICI!!!

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251. Dopo aver ascoltato con impazienza un sermone noioso, un bambino di sei anni chiede a suo padre che cosa fa il pastore per il resto della settimana. "Oh, molte cose", risponde il padre, "Si prende cura dell'attività della chiesa, visita i malati, si occupa dei poveri ...e poi deve anche prendersi tempo per riposare. Parlare in pubblico non è cosa facile, lo sai". Il bambino ci pensa un po' e poi aggiunge: "Eh no, neanche stare ad ascoltare è facile".

252. Un bambino va a cena con i suoi genitori a casa di un uomo anziano, molto devoto. Prima di mangiare, il bambino vede che l'uomo abbassa la testa e dice qualcosa parlando sottovoce. Chiede così alla mamma: "Che cos'ha detto al suo piatto quell'uomo?".

253. Camminando per le strade di una città, un uomo, una donna ed il loro bambino di sei anni vedono passare l'ex pastore della loro comunità. La mamma dice al figlio: "Vedi, quello è il pastore che ti ha battezzato da piccolo". Impressionato dalla risposta, ma senza aver evidentemente capito bene, il bambino si avvicina al pastore e gli chiede: "Scusi, è lei quello che mi ha ipnotizzato da piccolo?".

254. In una chiesa cattolica-romana il prete sta insegnando a dei bambini il significato della confessione. A turno, poi, devono andare nel confessionale per confessare i loro peccati. Alla domanda: "Ce n'hai ancora da confessare?", un bambino risponde: "Si, ma li risparmio per la prossima volta!". Ad un altro bambino il prete fa la domanda: "Allora, vorresti raccontarmi i tuoi peccati?". "Certo," risponde il bambino, "quali preferisce quelli belli o quelli brutti?".

255. Dopo il culto, una domenica mattina, una madre commenta: "Questa mattina il coro ha cantato da cani, e il sermone era troppo lungo". "E che vorresti di più? " risponde sua figlia di sette anni, "ti è costato solo due franchi!".

256. Un pastore sta camminando su una spiaggia quando intravede sul bagnasciuga, portata dalla risacca, una bottiglia. La prende, la apre, e ne esce un genietto. Ha diritto ad esprimere un desiderio. Così dice: "Vorrei andare in Terra Santa, ma ho terrore degli aerei e al solo pensiero di prendere una nave mi viene male. Vorrei che da qui, dall'Italia, facessi uscire una strada, così potrei attraversare facilmente il Mediterraneo in auto e arrivare in Palestina". "Beh," risponde il genietto, non posso costruirti un ponte tanto lungo. Ti concedo così di esprimere un secondo desiderio". "Allora vorrei... vorrei... che tutti i membri della mia comunità contribuissero con la decima". Risponde il genietto: "Allora, questa strada, la vuoi a due o a quattro corsie?".

257. Il papa in auto. Il Papa sta visitando gli USA ed il presidente gli manda una limousine per farlo venire alla Casa Bianca. Il Papa non ha mai visto una macchina così e chiede all'autista se gliela lascerebbe provare a guidarla un po' lui. Beh, l'autista non poteva dire di no, e così il Papa si mette al posto di guida e avvia l'auto. Venti miglia all'ora. "Questa è una macchina grandiosa!". Quaranta miglia all'ora: "Quest' auto è meravigliosa!". Ottanta miglia all'ora. "Quest' auto quasi vola!". Cento miglia all'ora, e un poliziotto vede l'auto che supera i limiti di velocità e parte al suo inseguimento con la moto per fermarla. Si accosta all'auto e vede il Papa al volante ed un uomo sul sedile posteriore. Sconcertato ne parla con la radio alla centrale. "Capo, vorrei delle informazioni. Ho appena fermato un'auto che correva troppo ed ho visto che sopra c'era...". "Allora, chi era? Il presidente di una ditta famosa?", "No capo, credo molto di più". "Il Governatore?", "No, capo". "IL PRESIDENTE?". "No capo". "Allora, chi era?". "Non lo so, capo, ma aveva il Papa per autista!"

258. E' necessario il vostro contributo. Un pastore annuncia dopo il culto che è stata aperta una sottoscrizione per raccogliere denaro in favore di un nuovo locale di culto da costruire per la comunità. Con grande stupefazione generale, una domenica, al momento degli annunci, esordisce dicendo: "Fratelli e sorelle, sono felice di annunciarvi che abbiamo tutto il denaro che ci serve per iniziare e portare a termine la costruzione della nuova chiesa!". Dopo una pausa, però, aggiunge: "Sfortunatamente, però, il denaro si trova ancora nei vostri portafogli!".

259. Al culto. Un pastore chiede alla comunità riunita per il culto che ciascuno condivida con gli altri presenti il proprio versetto biblico favorito. Al termine dell'operazione, il pastore chiede: "Ora ditemi, che cosa hanno in comune tutti questi versetti?". Un ragazzino si alza e risponde: "Tutti quelli che li hanno scritti sono morti!".

260. Giona. All'ora di religione, dopo che l'insegnante ha chiesto ai ragazzi di scrivere un tema libero sul personaggio biblico di Giona, uno scolaro, fra l'altro, scrive: "Mi immagino Giona che siede sulla spiaggia con un cartello al collo che dice: 'Se inghiottito, indurre il vomito!".

261. Sto leggendo un libro veramente affascinante sulla levitazione. Non sono ancora riuscito a metterlo giù.

262. Un bambino apre la vecchia bibbia di famiglia. Mentre ne sfoglia le pagine, lascia cadere una vecchia foglia che qualcuno ha lasciato seccare, pressata, nel libro. "Mamma, guarda cos'ho trovato!" grida il bambino correndo da sua madre. Stupefatto il bambino prosegue: "E' il vestito di Adamo!".

263. Matrimoni. Una bambina assiste per la prima volta a un matrimonio. Ad un certo punto chiede alla mamma: "Perché la sposa è vestita di bianco?". Risposta: "Perché il bianco è il colore della felicità, e oggi è il giorno più felice della sua vita!". La bambina riflette un momento, e poi risponde: "Ma allora perché lo sposo è vestito di nero?".

264. I figli di Israele. A Scuola Domenicale la monitrice ha appena finito la lezione. La classe è impegnata in una serie di lezioni sull'Antico Testamento. "Signorina, c'è qualcosa che non riesco a capire", chiede un bambino. "Che cosa, Pierino?". "Secondo la Bibbia i figli di Israele hanno attraversato il Mar Rosso?". "Si, vero". "... e i figli di Israele hanno combattuto i Filistei". "Si, certo". "E i figli di Israele hanno costruito il Tempio, giusto?", "Si, ancora hai ragione". "I figli di Israele hanno battuto gli egiziani, i figli di Israele hanno lottato contro i Romani, e i figli di Israele facevano sempre qualcosa di importante, non è vero?". "Si, certo, ma qual è il problema?". "Voglio solo sapere questo: ma che facevano per tutto il tempo gli adulti?".

265. Accadde a Cuba. Due cubani stanno facendo una piacevole passeggiata estiva su una meravigliosa spiaggia dell'isola. "Che magnifico pomeriggio estivo," dice uno, "Io ringrazio Dio per questo". "Dio?" risponde il secondo ironico, "dovresti piuttosto ringraziare Castro". "Castro? E' stato Dio a fare queste magnifiche spiagge, questo magnifico mare, questo cielo, queste palme...". "Io preferirei ringraziare Castro", sbuffa il secondo. "Tu sei pazzo!" dice il primo cubano mostrando evidente dispiacere. "E' stato Dio a fare l'acqua del mare così chiara e serena!". Il secondo cubano, però, ripete: "Io preferirei ringraziare Castro". Alla fine, sconcertato, il primo cubano dice: "E chi ringrazierai quando Castro sarà morto?". Risponde il secondo cubano: "Dio!".

266. Dextera Domini
Lettera Pastorale della Sacra Congregazione della Dottrina della Fede sul trattamento e cura dei Mancini (traduzione dall’originale latino).

LA DESTRA del Signore ha adornato la sua sposa immacolata, la Chiesa, con molti doni meravigliosi, non ultimo il supremo ministero di difendere l’arsenale della verità cristiana. Attraverso la sapienza di un Dio provvedente, questa sacra Congregazione, cane da guardia della famiglia della fede, esercita custodia diligente sul sacro deposito della dottrina, custodendola come il talento sepolto nella sabbia (Mt. 25:25). A questo compito, ricco di soddisfazioni, essa porta l’istinto ferale della leonessa che difende i suoi cuccioli e l’appassionato zelo di un animale da preda che dà la caccia alla sua vittima, affinché la perla di gran prezzo possa essere raccolta con le messi e depositata nelle reti della barca di Pietro (Mt. 13:46; 13:30; Gv. 21:6). Per questo motivo essa cerca di infiltrarsi nel mondo cattolico, come lievito impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti (Mt. 13:33) e così, come lievito, far fermentare la Chiesa pellegrina con le sue viscide spore fungose affinché l’intera massa cresca in un schiumosa, pulsante e gelatinosa spugna di fede. Così, come l’avveduto padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche, essa potrà generare il vero e l’antico (Mt. 13:52).

Avendo già trattato con successo di altre perversioni, diventa ora necessario parlare con profondo disgusto, di un’altra aberrazione che, come chi estrae da un tessuto una fibra di poliestere, minaccia di sciogliere l’abito privo di cuciture della fede. Questa particolare minaccia è stata propagata da chi, basando le loro opinioni sugli spuri sofismi delle pseudo-scienze psicologiche e comportamentali, afferma essere accettabile, e persino normale, usare la mano sinistra quando si intraprendono attività manuali. Alla faccia della tradizione e della giusta ragione, essi fanno riferimento ad una ardita minoranza tutt’altro che silenziosa di individui, che usano primariamente la loro mano sinistra o pretendono di essere ambidestri. Con ostinata e perversa noncuranza per l’ordinamento naturale essi giudicano con indulgenza, e persino completamente scusano, il comportamento sinistro, cioè, l’uso indiscriminato della mano sinistra in luogo della destra. Tale insidioso abuso viene difeso come se non vi fosse differenza alcuna fra destra e sinistra, Giudei e Greci, maschi e femmine, schiavi e liberi (Ga. 3:28). Perché sebbene non sia né possibile né desiderabile al presente decidere se questo disordine abbia un’origine genetica o sia semplicemente il risultato di ripetuti pensieri peccaminosi, in ogni caso non si potrà mai sostenere che l’essere mancini sia inevitabile e quindi scusabile. E’ necessario, naturalmente, prendere nota della distinzione fra la condizione di mancino e singole azioni fatte con la mano sinistra, azioni intrinsecamente disordinate e del tutto sbagliate. E sebbene la particolare inclinazione del mancino non sia necessariamente un peccato, si tratta di una tendenza più o meno forte verso un intrinseco male morale, e quindi l’inclinazione stessa deve essere considerata come un intrinseco disordine. Quindi, sia la condizione che ogni atto che da essa fluisca, è da condannarsi, come pure lo sono tutti coloro che ne soffrono o la esercitano, e chiunque pensi come loro, li difenda, o se li faccia amici; e la condanna appropriata sono i tormenti eterni nella parte più profonda dell’inferno, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue (Mr. 9:48).

I. Principi generali

LA TRADIZIONE CATTOLICA, senza dubbio ha costantemente insegnato che solo la mano destra possa essere propriamente impegnata in attività manuali. La mano sinistra deve rimanere piegata e passiva o, alla meglio, ancillare e subserviente alla mano destra, analogamente alla funzione di una tavolozza per l’artista, o l’operazione di una paletta rispetto alla scopa, o ancora, come il rapporto fra moglie e marito. Per questo, l’uso della mano sinistra, sia principalmente o indiscriminatamente insieme alla destra, ha sempre condotto ad abusi, è un peccato contro natura, intrinsecamente disordinata e un vizio innaturale.

La stessa giusta ragione milita contro questo arrangiamento. Perché la ragione è propriamente chiamata giusta ragione quando emana o tende verso il giusto. Per cui, in ogni cosa che sia ragionevole, la destra è la parte giusta, come testimonia anche la natura, ad esempio, la lingua inglese, dove l’aggettivo ‘giusto’ coincide con l’aggettivo ‘destro’ (right - right). La destra è preferibile, con la sola eccezione degli uomini che portano orecchini, laddove la parte sinistra è giusta, e la parte destra è sbagliata.

Lo stesso uso della lingua, persino durante il paganesimo, conferma che ciò che si trova a sinistra è sfavorevole o perverso. Non è un caso linguistico, ma anzi manifestazione della volontà divina, che in un’altra accezione ‘sinistro’ connoti ciò che è malvagio e cattivo

L’argomentazione estetica, certo, rivela inoltre l’insensatezza delle azioni compiute con la sinistra. Chi infatti potrebbe considerare la scrittura a mano intrapresa con la mano sinistra, senza notare che essa è ripiegata in senso sbagliato, come se un vento avverso soffiasse dall’oriente (Es. 10:13; Gv. 4:8)? Secondo le stime unanimi dell’umanità, tali scarabocchi sono causa di meraviglia non meno che di scandalo estetico.

Inoltre, le Scritture stesse ampiamente attestano la preminenza della mano destra e la depravazione di quella sinistra. Notiamo come sia la mano destra a conferire benedizioni ed a significare forza, mentre la mano sinistra è traditrice e mortale (Ge. 48:13-20; Es. 15:6; Ez. 21:22; Ap. 1:16,17; Gd. 3:15,20:15; 2 Sa. 20:9-10). Un posto alla propria destra è un segno di onore e di dignità (1 re 2:19; Sl. 45:9,10; 110:1). Saggiamente il Qoheleth insegna: "La mente del sapiente si dirige a destra e quella dello stolto a sinistra" (Ec. 10:2). Allo stesso modo, sia la passività che l’inferiorità della mano sinistra sono evidenti nella solenne ingiunzione: "Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra" (Mt. 6:3). Non è per caso che gli eletti debbano stare come pecore innocenti alla destra del Giudice eterno, mentre i reprobi saltino e scornino come fastidiose capre piene di pulci alla Sua sinistra, attendendo la loro subitanea discesa nei fumi di zolfo e nelle indicibili miserie dell’eterna dannazione (Mt. 25:31.46).

Allo stesso modo i Padri della Chiesa eloquentemente denunciano il comportamento sinistro in molti e vari testi. Origene, per esempio, scrive: "i perversi, a causa dei loro atti sinistri, tendono verso sinistra", mentre Agostino insegna senza ambiguità che "il Signore fortemente proibisce la sola mano sinistra operante in noi" (Origene, In Matth. 23,70; Agostino, Serm in Mont. ii,2,9). Una moltitudine di altri Padri e Dottori avrebbero scritto allo stesso modo se fosse occorso in loro un simile pensiero.

In ogni caso l’argomentazione più forte e più persuasiva in favore della posizione della Chiesa è tratta dalla cosiddetta "prova teleologica" in cui si dimostra come lo scopo di avere due mani è duplice. L’uso minore e secondario dell’uso delle mani è quello di maneggiare cose o, entro certi limiti, delle persone. Il fine maggiore e primario è quello di riflettere la stessa attività divina. Lo sforzo manuale, in questo modo, è detto "procreativo" nel fatto che rispecchia l’attività di Dio. E Dio, com’è ovvio, usa solo la mano destra, come insegna la Scrittura (Es. 16:6-12; De.. 33:2; Sl. 17:7, 18:34: 74:11, 110:1, 139:10; Is. 48:13, 62:8, La. 2:3; et al.). Questa sacra Congregazione, informata com’è dei misteri della Trinità, sta studiando attualmente questa stessa materia ed intende emettere una dichiarazione definitiva al riguardo dell’esatto numero di dita della mano destra della Deità e come esse siano adorne. E’ ovvio quindi, che l’attività con la mano sinistra, o sinistralità, manca di un elemento essenziale ed indispensabile di finalità. Una tale deficienza segna ogni e ciascun atto sinistro, rendendolo così difettoso ed incompleto. In breve, il comportamento sinistro, come la sessualità in presenza di contraccezione e il dissenso teologico, è altrettanto utile quanto lo potrebbero essere le ghiandole mammarie su un bovino maschio. Che poi si dica che l’attività sinistra sia fondamentalmente privata o innocua per la società, è tutto da dimostrare. In un mondo in cui il raffreddore comune lo si diffonde principalmente con contatti manuali, tali argomentazioni sono chiaramente senza fondamento e futili. L’attività manuale è sempre per natura di carattere sociale, cioè orientata ad influire sulla vita di altri. In vista di questo, si presentano qui le seguenti applicazioni pratiche affinché vengano sottomesse alle menti ed ai cuori dei fedeli.

II. Norme pastorali

I mancini, cioè le persone che usano prevalentemente la mano sinistra, dovrebbero essere oggetto della profonda compassione che la Chiesa intende estendere verso ogni spregevole devianza. E' deplorevole che i mancini siano stati oggetto di malizia, pregiudizio e bigotteria nel passato; la dignità di ciascuna persona deve sempre essere rispettata in parole, azione e leggi. Avendo ampiamente trattato questo punto, però, è necessario aggiungere che in ogni tempo i buoni cristiani possono e dovrebbero considerare tali persone con avversione e aborrimento e come di facili costumi, volgari, degenerati, perversi, erranti, depravati, vili, distorti e inferiori, indegni di utilizzare le opportunità offerte ai destri. Alcuni, ovviamente, potranno erroneamente obiettare che la posizione della Chiesa potrebbe incoraggiare sentimenti di animosità e di intolleranza verso tali vermi. Cura speciale, però, dovrà essere dedicata a rilevare le fini distinzioni che operano nella situazione. Per esempio, è ben possibile amare le persone e allo stesso modo odiare tutto ciò che le riguarda, incluso il fatto della loro stessa esistenza, proprio come è possibile sostenere e difendere la dignità di una formica nell'atto stesso di schiacciarla con il piede. La storia è piena di tali esempi di questo principio cristiano in azione (si veda per esempio il decreto di Gregorio IX e di Sisto IV nello stabilire, rispettivamente, l'inquisizione romana e spagnola). A livello pratico, il fedele potrà legittimamente considerare necessario, e persino lodevole, operare discriminazioni contro i mancini nelle seguenti aree:

L'adozione di bambini e l'assunzione di insegnanti ed allenatori, affinché con il loro lavoro ed esempio, i giovani impressionabili possano essere esposti ad offensiva e conturbanti pratiche manuali.
Affittare loro abitazioni, dato che offenderebbe la pietà cristiana che gente innocente, che giustamente difenda le loro case dai ratti e dagli scarafaggi, debba vivere porta a porta con tale feccia umana.
L'esercito, perché in conformità con il nostro Dio guerriero che allena alla battaglia (Es. 15:3; Sl. 18:34) le armi da guerra moralmente corrette sono adatte ed efficacemente disegnate solo per lo stile di vita di chi usa la mano destra.
Il luogo di lavoro, perché è ben nota la tendenza dei mancini a fare proseliti, apertamente o segretamente e quindi abituare chi non ne è cosciente allo stile di vita mancino.
La vita in generale, dato che la tolleranza del comportamento sinistro, come una malattia contagiosa, è sia una minaccia al giusto ordine destro del cosmo, ed un deterrente alle attività accettate comunemente come le strette di mano e la guida in automobile, laddove la leva del cambio viene spostata solo con la mano destra.
Per questo i vescovi sono particolarmente preoccupati a difendere e a battersi per l'autentica moralità, non solo in famiglia, e nella pronta trasmissione della moneta d'argento di Simon Pietro (Mt. 17:27), ma anche nella regolazione delle attività manuali. Sebbene promuovano la gioia della virtù fine a sé stessa, che essi non disdegnino ogni altro efficace mezzo per promuovere l'appropriato comportamento manuale fra i fedeli. Queste azioni potranno includere riflessioni omiletiche occasionali al riguardo della vita nell'aldilà in compagnia di tali grotteschi figuri, come pure con resoconti riccamente dettagliati sugli inimmaginabili tormenti, il terribile calore, il dolore inarrestabile e la putrefazione fra urla di angosciosa disperazione che infrangerebbero anche i sassi, nell'abisso senza fondo della Geenna. Soprattutto essi dovranno rammentare ai mancini che l'attività manuale può essere intrapresa solo da coloro che usano la destra nel contesto di un impegno per tutta la vita alla destrezza.

Quindi, che gli individui mancini ed ambidestri siano istruiti a nascondere la loro sinistralità tenendola repressa, sebbene in nessuna circostanza essi debbano tenere la loro mano sinistra in tasca. Un vizio che davvero sia represso, infatti, non è affatto un vizio. A questo scopo si potranno amministrare lecitamente medicamenti appropriati che alterino la mente, come pure l'ipnosi per rendere inutile la loro mano sinistra. Se tali individui siano indubbiamente capaci di essere curati da questo disordine tanto da usare la mano sinistra solo in un ruolo secondario, essi dovranno astenersi da ogni attività manuale di entrambe le mani. Dio infatti, che è sommamente generoso verso i suoi amati che dormono, prevede nel suo regno pure un ozio benedetto (Sl. 127:2; Mt. 19:12).

Oltre a tutto ciò, allorché questi mancini ancora siano privi della capacità di usare la loro mano destra o ostinatamente resistano ad un impegno di fondo ad usarla, essi dovranno attingere a misure più urgenti per essere curati. A questo riguardo è del tutto lecito ed armonioso nel contesto del principio del doppio effetto, ricorrere all'uso terapeutico dell'amputazione, secondo quanto afferma la Scrittura: "Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno" (Mt. 18:8)

Infine, tutti i mancini, ai quali i vescovi ed i pastori di anime offrono il sollazzo della vera religione, dovrebbero ricevere l'assicurazione che nonostante i migliori loro sforzi essi probabilmente andranno comunque all'inferno per la colpa di intrattenere pensieri mancini. Che essi siano incoraggiati a sapere che, dopo una vita trascorsa ritenendo di essere praticamente senza valore, essi finalmente si troveranno interamente degni di qualcosa, cioè, della dannazione nelle miserie dell'abisso infestato di viscidume, dove membra orribilmente sfigurate e piccoli demoni rossi con forconi appuntiti e tridenti, effettueranno senza pietà l'agopuntura sulle parti più sensibili del loro corpo mentre arrostiranno fra gli incandescenti carboni dell'inferno. Su questo argomento la nostra santa Congregazione avrà certamente ancora occasione di pronunciarsi ulteriormente e autorevolmente.

Seguono le firme e l'imprimatur
 

267. Avevano sete, e li abbiamo dissetati. Avevano fame, e li abbiamo diffamati.


268. Una donna molto buona e caritatevole muore e va in Paradiso; San Pietro la incontra e le chiede se non c'è niente che possa fare per lei. "Si - risponde la signora - c'è una cosa che mi piacerebbe. Vorrei incontrare la Vergine Maria e prendere il tè con lei". Dopo pochi secondi la buona donna si trova a prendere il tè del pomeriggio con la Madonna e le due si mettono a chiacchierare. "Sa - dice la donna - io ho sempre sognato di avere un figlio come il suo. E' stato un grande uomo. Ha fatto certi miracoli! E quanta gente ha aiutato!". La Vergine Maria si piega verso di lei e le sussurra: "In confidenza, io avrei preferito una bambina!".

269. Mosè scende dal Monte Sinai ed annuncia al suo popolo: "Ho delle buone notizie e delle cattive notizie". "Vogliamo prima le buone notizie" dice il popolo. "O.K. - risponde Mosè - le buone notizie sono che Dio ha ridotto a dieci i comandamenti". "E le cattive notizie?" chiede il popolo. "Le cattive notizie sono che l'adulterio è sempre compreso".

270. Il pastore guarda in basso verso il signor Rossi e gli grida: "E tu, figliolo, sei un soldato dell'esercito del Signore?". Sorpreso e quasi sconvolto il signor Rossi risponde: "Sì, pastore". "E allora - continua il pastore - perché ti si vede solo a Natale?". Prontamente il signor Rossi risponde: "Ci crede se le dico che sono nel servizio segreto?".

271. Un sacerdote genovese va in gita in Israele e rimane sorpreso quando gli chiedono un prezzo esorbitante per essere traghettato attraverso il lago Tiberiade. Mentre si allontana gli sentono dire: "Non è un miracolo che Gesù ci sia passato a piedi!".

272. Fred sta morendo, colpito da una strana forma influenzale, così chiede a sua moglie di chiamare un pastore. La moglie è molto stupita e gli chiede: "Perché vuoi che chiami il pastore? E' tutta la vita che siamo ebrei ortodossi!" " E' vuoi che faccia ammalare il rabbino?" risponde Fred.

273. Un ragazzino va dalla mamma e le chiede: "Mamma, Dio usa il bagno?" "No, caro- risponde la mamma, - ma perché mi fai una domanda del genere?" "Perché tutte le mattine sento il papà che bussa alla porta del bagno e dice: ' Mio Dio, sei ancora dentro?' "risponde il bambino.

274. L' insegnante di catechismo chiede ad una ragazzina: "Mi sai dire, perché Maria e Giuseppe hanno portato il piccolo Gesù a Gerusalemme con loro?". La bambina ci pensa per un attimo e poi risponde: "Perchè non sono riusciti a trovare una baby-sitter?".

275. Due signore cattoliche sono in piedi di fronte ad una casa dove abita una ragazza squillo e vedono un pastore protestante che entra; si guardano in faccia e, scuotendo la testa, commentano quanto sia disdicevole per un uomo di Chiesa andare da una ragazza del genere. Dopo un po' arriva un rabbino, entra nella casa, e le due donne scuotono di nuovo la testa in segno di riprovazione. Alla fine passa un sacerdote cattolico, entra nella stessa casa, e una delle donne dice all'altra: "Quella povera ragazza deve essere terribilmente malata".

276. Due pesciolini rossi stano nuotando nella loro vaschetta. Uno si rivolge all'altro e gli chiede se crede in Dio. "Certo che ci credo - risponde l'altro pesciolino, - chi altro pensi che ci cambi l'acqua?"

277. Un predicatore ambulante giunge in un paesino e chiede ad un ragazzo informazioni per raggiungere la chiesa locale. Il ragazzo gli dà le indicazioni necessarie e il predicatore dice. "Grazie, figliolo. Questa sera farò una predica in chiesa e mi piacerebbe che tu venissi con la tua mamma, il tuo papà e tutti i tuoi amici". "Perché?" chiede il ragazzo. "Perché - spiega il predicatore, - voglio dirvi come trovare il Paradiso." "Non mi faccia ridere! - esclama il ragazzo.- Non sapeva nemmeno dov'è la chiesa!"

278. Due automobilisti, un rabbino ed un pastore, rimangono coinvolti in un incidente automobilistico. Illesi ma scioccati, escono dalle loro vetture. Il rabbino prende una bottiglia di whisky e ne dà un sorso al pastore. "Lei non ne beve un goccio?" chiede il pastore al rabbino. "Certamente -risponde il rabbino,- dopo che la polizia se ne sarà andata!"

279. Berlusconi muore e va all'inferno. Siccome l'ambiente è parecchio buio, si rivolge tutto sorridente a Lucifero: - Senti, ma non si potrebbe fare un po' di luce qui dentro? Ci vorrebbe un pochino più di allegria! - Va bene! Visto che sei Berlusconi, pensaci tu! Allora Berlusconi mette qui è la delle luci colorate, tinge di chiaro le pareti e mette una musichetta allegra: cambia tutta l'atmosfera. Il diavolo tutto contento per premio lo manda in purgatorio. Qui Berlusconi incontra Giuda: - Ciao Giuda! Un po' moscio l'ambiente qui, eh? Ci vorrebbero due lucette, una ripitturata alle pareti, qualche musichetta... Giuda dopo averlo riconosciuto: - Allora perché non ci pensi te? Sicché Berlusconi trasforma il purgatorio in un posto bellissimo, e Giuda per premio lo manda in paradiso. Qui Berlusconi incontra San Pietro: - Senti, San Pietro, vorrei parlare con Dio! - Con Dio? Ma tu chi sei? ...aahhh sei Berlusconi... va bene vai... Berlusconi entra nello studio di Dio e rimane li per più di un'ora. San Pietro preoccupato si affaccia e vede un gran sbrilluccichio di luci e tutto un agitarsi di ballerine. In un angolo scorge Dio con un braccio sulle spalle di Berlusconi che gli fa: - Di' un po' Silvio... ma sei sicuro che potrei fare il vicepresidente?

280. Un giorno un uomo va' dal pastore con il suo cane. -"Senta, vorrei che battezzasse il mio cane". -"Ma cosa dice?? Il cane? Ma e' assurdo!" -"Pastore, sono disposto a darle cento milioni!" -"Nooo, ma non se ne parla, ma dove siamo?" -"E per trecento milioni?" -"... Ma non so' devo chiedere a un mio collega." Il pastore allora va da un suo collega e racconta tutto il fatto. L'altro pastore allora: "Battezzare il cane? Ma non se ne parla nemmeno!!" "Ma mi voleva dare trecento milioni!!" "Ha! E vabbe' per questa volta... però quando è ora della cresima gliela voglio fare io."

281. Quando Dio fece il primo svizzero era molto contento di come gli era venuto e decise di riempirlo di bei doni.
- Cosa vorresti avere? - gli chiese.
- Delle magnifiche montagne!
E Dio gliele fece. Poi gli chiese:
- Cos'altro vorresti ora?
- Dei laghi, dei freschi ruscelli e delle cascate di acqua cristallina.
E Dio glieli fece. Poi gli chiese:
- Ed ora? Cos'altro vorresti?
- Dei prati lussureggianti con delle vacche magnifiche che diano del buon latte!
Dio esaudì anche questa richiesta. Poi tornò sulla terra e chiese:
- Sei contento di tutto quello che ti ho dato?
- Sì, mio signore!
- Come sono le vacche?
- Magnifiche!
- Ed il latte? Com'è?
- Eccellente, assaggia...
E lo svizzero diede a Dio un bicchiere di latte.
- Veramente buono! E dimmi, cos'altro vorresti?
- Due franchi e cinquanta...

282. Un giorno, mentre cammina per la strada, una donna manager di grande successo, Responsabile delle Risorse Umane in una grande azienda, viene tragicamente investita da un camion e muore. La sua anima arriva in paradiso e incontra San Pietro:
- Benvenuta in paradiso! - dice San Pietro - Prima che tu ti sistemi, però, dobbiamo risolvere un problema perché sei la prima Responsabile delle Risorse Umane ad arrivare qui e perciò non sappiamo ancora quale sia la migliore sistemazione per una manager del tuo tipo.
- Nessun problema, fammi entrare! - dice la donna.
- Beh, mi piacerebbe, ma dall'Alto ho l'ordine preciso di farti passare un giorno all'inferno ed uno in paradiso, così poi tu potrai scegliere dove stare per l'eternità. Come vedi ti viene concesso un grande privilegio.
- Di fatto, ho già deciso. - precisa la donna - Preferisco stare in paradiso.
- Mi spiace, ma l'ordine è quello che ti ho detto.
E così San Pietro accompagna la manager all'ascensore e va giù, giù, sino all'inferno.
Le porte si aprono e si trova nel bel mezzo di un verde campo da golf. In lontananza un country club e davanti a lei gli amici-colleghi manager che avevano lavorato con lei, tutti vestiti in abito da sera e molto contenti. Corrono a salutarla, la baciano sulle guance e ricordano i bei tempi. Giocano un'ottima partita a golf e poi la sera cenano insieme al country club con aragosta e caviale. Incontra anche il Diavolo, che di fatto è un tipo molto simpatico cui piace raccontare barzellette e ballare. Si sta divertendo così tanto che, prima che se ne accorga, è già ora di andare. Tutti le stringono la mano e la salutano mentre sale sull'ascensore.
L'ascensore va su, su, e si riapre al cancello del paradiso dove San Pietro la sta aspettando.
- Adesso è ora di passare un giorno in paradiso.
Così la donna passa le successive 24 ore passeggiando tra le nuvole, suonando l'arpa e cantando dolci melodie. Le piace molto e, prima che se ne accorga, le 24 ore trascorrono e San Pietro viene a prenderla.
- Allora, hai passato un giorno all'inferno e uno in paradiso. Adesso devi scegliere dove stare per l'eternità!
La donna riflette un attimo e poi risponde:
- Beh, non l'avrei mai detto, voglio dire, sì il paradiso è bellissimo, ma, alla fin fine, mi sono trovata meglio all'inferno!
Così San Pietro la scorta fino all'ascensore e ancora va giù giù giù, all'inferno. Quando le porte dell'ascensore si aprono si trova in un'immensa terra desolata, ricoperta di sterco e rifiuti di ogni genere. Vede i suoi amici lerci, vestiti di stracci, curvi a raccogliere lo sterco ed i rifiuti e a metterli in sacchi neri. Il Diavolo la raggiunge e le mette un braccio sulla spalla.
- Non capisco... - balbetta la donna - Ieri qui c'era un campo da golf, un country club; abbiamo mangiato aragosta, danzato; ci siamo divertiti molto. Ora c'è una terra desolata, piena di sterco e i miei amici sembrano dei poveri miserabili!
Il Diavolo la guarda e, sorridendo, le dice:
- Ieri ti stavamo assumendo. Oggi fai parte del personale...

283. Un anziano fedele si reca in chiesa per confessarsi. Il confessionale è libero, si inginocchia e comincia a parlare...
- Padre, mi ascolti, ... io ho molto peccato...
- Dimmi figliolo, che cosa hai fatto?
- Sa, quando c'era la guerra ho tenuto nascosto in casa un ebreo...
- Ma via! E questo sarebbe un peccato? Ma è un'azione meritoria della massima ammirazione. Tu gli hai salvato la vita!
- Beh, sì, padre... questo è vero, però io gli ho chiesto dei soldi...
- Questo non e' bene, figliolo... e, dimmi, quanto gli hai chiesto?
- Centomila lire al giorno...
- Accipicchia! Questo macchia un po' la tua buona azione! Ma, d'altronde, resta il fatto che gli hai salvato la vita... Vai in pace, figliolo, io non ho nulla da cui assolverti!
Il fedele si alza, fa qualche passo ma poi si rigira e ritorna al confessionale:
- Padre, che pensa: è il caso che glielo dica che la guerra è finita?

284. E' arrivato il giorno del giudizio universale. Tutti gli uomini giungono al cospetto di Dio per essere giudicati dei loro peccati.
San Pietro, con un palmare in mano, controlla che tutte le file all'ingresso siano ordinate in base al peccato da espiare: prima la fila dei lussuriosi, poi quella dei golosi, poi gli avari, ecc.
Proseguendo nel suo giro di ispezione, ad un certo punto vede una fila lunghissima. Stupito della cosa controlla sul palmare e vede che si tratta della fila degli "uomini succubi delle mogli".
Passata quella fila vede un altro ingresso con un solo uomo in fila.
Ancora più curioso gli si avvicina e gli chiede:
- Scusa, ma tu che fai qui da solo?
- Che ne so?!? Mi' moje m'ha detto de metteme qui...


285. In un paesino di provincia vive una giovane coppia di sposi, che però non riesce ad avere figli. Confidandosi con il parroco del paese, questi gli suggerisce di affidarsi alla preghiera e di fare un viaggio a Lourdes e accendere una candela per ottenere aiuto dal Signore.
I due, approfittando delle vacanze, si recano quindi in pellegrinaggio a Lourdes e seguono i consigli del parroco.
Dopo poco tempo il parroco viene trasferito in un altro paese.
Dopo molti anni, ritorna in visita nel suo paesino e, ricordandosi della coppia di sposi, decide di andarli a trovare.
Quando bussa alla loro porta, gli apre un bambino di circa dieci anni e il parroco fra sé pensa: "Però, il consiglio che gli ho dato è stato utile!"
Il parroco allora:
- Ciao piccolo, sono in casa mamma e papà?
Il bimbo:
- No, sono fuori!
- Ma torneranno tardi?
- Non saprei di preciso, la mamma è andata con i miei due fratellini più piccoli dal dottore perché aspetta due gemelli...
- E tu sei in casa da solo?
- No! C'è mia sorella più grande che sta dando il biberon alla mia sorellina di 7 mesi!
- E tuo papà?
- Non ho capito molto bene, ma mi ha detto che andava a Lourdes a spegnere una candela...

286. Un angelo appare ad un ragazzo, che è sempre stato buono e generoso con tutti.
Gli dice che è giunto per premiarlo e che il Signore gli farà scegliere tra 3 doni: ricchezza, saggezza, bellezza. Senza alcuna esitazione, il ragazzo sceglie la saggezza.
- Fatto!!! - esclama l'angelo e sparisce con un lampo di luce.
Il giorno dopo il ragazzo racconta il tutto ai suoi migliori amici.
- Fantastico! Dicci qualcosa... - fa uno di loro, curioso di sapere cosa significhi essere saggio.
Il ragazzo sospira e dice:
- Avrei dovuto prendere i soldi...

287. Un Testimone di Geova ferma una persona per strada e gli chiede:
- Se Cristo suonasse oggi alla sua porta lei lo riconoscerebbe?
- Certo!
- Come può esserne così sicuro?
- Il citofono è rotto da due anni...

288. Tanzi è indagato per il crack Parmalat. A San Vittore arriva il cappellano che gli porta ogni giorno il conforto religioso.
- Bene figliolo - gli dice il cappellano. Dimmi tutto.
- Ho peccato, padre, ho molto peccato! - gli dice Calisto - Ho imbrogliato, fatto le fotocopie dei soldi, falsificato il bilancio, lasciato sul lastrico i dipendenti...
- Tutto questo lo sappiamo, figliolo... - risponde il cappellano.
- Si, ma ho anche falsificato il valore della ditta, imbrogliato i giudici, prosciugato i conti della società!
- Tutto questo lo sappiamo - gli dice il cappellano - scusa un attimo.
Ed esce per andare alla toilette. Dopo un po' rientra e invita Calisto a proseguire.
- Padre, poi ho anche detto che avevo dei soldi inesistenti alle isole Cayman...
- Tutto questo lo sappiamo, figliolo. Scusa un attimo...
Ed il prete esce di nuovo per andare alla toilette. Dopo un po' rientra.
- Padre, poi ho detto che non ci sono più soldi, ma invece li ho nascosti a Malta...
- Tutto questo lo sappiamo, figliolo. Scusa un attimo...
Ed esce di nuovo per andare alla toilette. Dopo un po' rientra e invita Calisto a proseguire.
- Poi ho detto che do a Bondi le mie due barche. Ma io in realtà ne ho quattro!
- Tutto questo lo sappiamo, figliolo. Ma c'è una cosa che non mi hai detto, vero?
- No padre, le ho detto tutto...
- No figliolo. Scusa un attimo...
Ed esce per andare alla toilette. Quando rientra Calisto gli dice:
- Si Padre, ricordo, ho anche falsificato la data di scadenza delle buste del latte...
- Appunto!!!

289. Un irlandese bussa alla porta del paradiso. Gli apre San Pietro e l'irlandese si presenta:
- Fitzgerald O'Leary, artificiere dell'IRA.
San Pietro, dopo averlo guardato, scuote la testa:
- Mi dispiace, giovanotto, hai fatto troppi attentati, degli innocenti sono morti per colpa tua. Non posso farti entrare.
- Guardi che si sbaglia! Io non ho nessuna intenzione di entrare. Sono soltanto venuto a consigliarvi di sgomberare immediatamente. Qui tra cinque minuti salta tutto...

290. - Cosa fanno i cannibali con i missionari cristiani? Quattro SANTI in padella!!!

291. Tre figli ebrei lasciarono la loro casa, si resero indipendenti e prosperarono. Quando si riunirono di nuovo parlarono dei regali che avevano potuto fare alla loro madre.
Il primo disse:
- Io ho costruito una casa enorme per nostra madre.
Il secondo disse:
- Io le ho mandato una Mercedes con l'autista!
Il terzo disse:
- Vi ho battuti entrambi: voi sapete quanto piaccia alla mamma leggere la Torah e sapete che non ci vede molto bene. Io le ho mandato un gran pappagallo marrone che sa recitare la Torah nella sua interezza. Ci sono voluti 20 anni a 12 rabbini per insegnarglielo. Io ho contribuito con 1 milione di dollari all'anno, per vent'anni, ma ne è valsa la pena. Mamma deve solo nominare il capitolo e lui lo recita!
Poco dopo Mamà inviò le sue lettere di ringraziamento.
Scrisse al primo figlio:
- Maurizio, la casa che hai costruito è così grande. Io vivo in una stanza sola, ma devo pulire tutta la casa.
Scrisse al secondo figlio:
- Mosè, sono troppo vecchia per viaggiare. Resto tutto il tempo in casa, quindi non ho mai usato la Mercedes.
Scrisse al terzo figlio:
- Carissimo Manuele, sei stato l'unico figlio che ha avuto il buon senso di sapere cosa piace a sua madre. Il pollo era buonissimo!!!

292. Un turista si reca sul lago di Nazaret dove, tantissimo tempo fa ed in tempi più tranquilli, Gesù camminò sulle acque.
Il turista chiede ad un pescatore di portarlo con la barca sulla riva opposta del lago. Il pescatore lo fa accomodare e remando di buona lena, lo trasporta sull'altra riva. A quel punto il turista chiede al pescatore:
- Scusi vorrei ricompensarla per avermi aiutato; quanto le devo?
- Beh... se proprio vuole pagarmi mi dia... 300 euro...
- Ma... non sarò troppo caro?!?
- Veramente Signore qui tanto tempo fa Gesù camminò sulle acque!
- E te credo che ha camminato sull'acqua, co' 'sti prezzi!!!

293.- Adamo ti sembra questa l'ora di rincasare?
- Lascia stare Eva... una filaaaa!

294.- Cosa fa un pulcino vestito da frate?
- Padre Pio...

295. Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinzi:
"Cari Corinzi, potevate almeno rispondere alla prima..."

296. Un parroco entra in un negozio di articoli religiosi e fa al commesso:
- Senta, mi servirebbe un bel crocifisso da regalare ad un mio collega per la sua nuova parrocchia...
- Capisco, ha qualche preferenza di marca?
- No no ... un INRI va benissimo!

297. Adamo va dal Signore.
Adamo:
- Posso farti una domanda?
Dio:
- Dimmi pure figliolo.
- Perché hai fatto Eva così bella?
- Perché tu la potessi amare.
- E allora perché l'hai fatta così stupida?
- Perché lei amasse te!

298. Paradiso Terrestre.
Adamo a Eva:
- Caspita Eva! E' possibile che mi devi mettere sempre i pantaloni nell'insalata?

299.- Perché Dio ci ha fatto con un solo mento?
- Perché non poteva fare ALTRIMENTI!!!

300.- Come ha fatto Eva a capire che Adamo era un uomo?
- Semplice, ha mangiato la foglia!!

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