101.
Un pastore si reca ad una conferenza internazionale e deve viaggiare in
aereo. A metà viaggio un'hostess si avvicina con un carrello di bevande, fra
cui anche del whisky. Avrebbe piacere di avere un bicchiere di whisky, ma
chiede all'hostess: "Scusi, a che altezza siamo?". "Circa a 16.000 metri".
"Allora no, lasciamo perdere, siamo troppo vicini al Padrone".
102. Un pastore, visibilmente commosso di benedire il matrimonio di giovani
che aveva seguito per numerosi anni alla Scuola Domenicale e poi al
Catechismo, rilegge, di fronte all'assemblea, le promesse di fedeltà e di
amore. I suoi occhi sono bagnati di lacrime. Per questo non riesce a leggere
bene le parole della liturgia e le cita a memoria: "Prometti tu di onorarla
e di amarla di tutto cuore finché non ne segua la morte…?".
103. Un pastore deve trasferirsi in un'altra comunità. Profitta così degli
ultimi giorni di permanenza in quel villaggio per fare alcune visite
d'addio. In una di queste visite, da una signora di una certa età, questa
gli dice che certamente il suo successore non sarà bravo come lui. Molto
onorato da questa affermazione, si schermisce e dice: "Ma no, vedrà, non si
preoccupi". E la vecchietta: "Si, si, ve lo assicuro. È già la quinta volta
che cambiamo pastore ed ogni volta il nuovo è meno buono del precedente!".
104. Un pastore, una domenica mattina, sale sul pulpito e tutti vedono che ha
dei cerotti in faccia. Strano. In ogni caso fa la sua predica, che quella
mattina è particolarmente lunga e noiosa. Dopo il culto, parlando con alcuni
fedeli, dice: "Mi dovete scusare. Stamattina, in bagno, ero così concentrato
su ciò che dovevo dire nella predica, che mentre mi facevo la barba mi sono
tagliato più volte!". "La prossima volta," dice uno, "si concentri di più
sulla barba, e tagli la predica!".
105. Un uomo arriva in Paradiso con una cintura di sicurezza ancora
agganciata ai fianchi. "Che ti è successo?", chiede l'angelo guardiano. "Non
so, le ultime parole che mi ricordo sono quelle di mia moglie che mi dice:
'Caro, fammi guidare, sii un angelo!'".
106. Un uomo arriva in Paradiso, e l'angelo di turno per l'accoglienza lo
vede arrivare con un tovagliolo attorno al collo, un coltello nella mano
destra ed una forchetta nella mano sinistra. "Che vi è successo?", gli
chiede. "Non lo so proprio. Mi ricordo solo delle ultime parole che ho
sentito sulla terra, quelle di mia moglie che mi dicevano: 'Allora, caro, ti
piace la mia nuova ricetta?'".
107. Un uomo d'affari
muore e si presenta al giudizio di Dio: "Che mi dici delle tue cattive
azioni?". "Senta, ne avevo qualcuna, ma le ho tutte vendute prima di venire
qui!".
108. Una bambina racconta le nozze di Cana: "…e fu allora che alla vista del
Signore Gesù, l'acqua fu intimidita e turbata dal tanto onore di trovarsi di
fronte al Messia, che diventò rossa e si trasformò in vino…".
109. Una donna decide un giorno di testimoniare la sua fede evangelizzando
sulla strada i passanti. Dice: "Amico passante, vieni ad ascoltare la buona
novella di Gesù. Chi sa quale sarà il domani! Questa mattina, per esempio,
ero fra le braccia di mio marito. Chissà se questa sera stessa non sarò fra
le braccia del Signore!". Un passante: "Scusi, è libera questo pomeriggio?".
110. Una giovane va dal pastore e gli chiede: "Senta, io spesso mi guardo
allo specchio, e più mi guardo, più mi sorprendo a pensare di essere proprio
bella ed attraente. È peccato?", Risposta: "No, è un errore oppure un
miracolo!".
111. Una brava membro di Chiesa non poteva avere bambini. Così racconta la
sua testimonianza davanti alla comunità in una riunione di evangelizzazione…
"Il mio marito e io non potevamo avere bambini, e per noi quella era
diventata una situazione difficilmente sopportabile. Siamo andati a
consultare un gran numero di medici e di professori, ma a nulla serviva. Ci
siamo affidati così al nostro pastore. È venuto più volte a casa nostra e
ora, per grazia di Dio, abbiamo tre bambini… Oh, scusate, volevo dire che è
venuto a casa nostra per pregare con noi…".
112. Una domenica un pastore esortava i suoi parrocchiani ad andare verso gli
altri, verso tutti coloro che sono sulla via della perdizione… e per
appoggiare le sue parole, cita l'inizio di un versetto della Bibbia, Matteo
10:16: "Vi ricordo ciò che ci ha comandato il Signore, che disse: Ecco, io
vi mando come lupi in mezzo alle pecore…" (invece che "come pecore in mezzo
ai lupi, il che, naturalmente non è la stessa cosa).
113. Una zattera va alla deriva in pieno oceano… Due naufraghi sono
disperati, sono giorni che non mangiano né bevono, la paura li comincia ad
attanagliare… e non c'è alcuna speranza di una nave che si avvicini, nulla
all'orizzonte. Uno dei due comincia a dire: "Signore, sono stato lontano da
Te per tutta la mia vita, Ti ho volontariamente ignorato, sono stato
cattivo, ladro, mentitore, adultero. Se tu ci salvi Ti prometto di essere al
Tuo servizio per tutto il resto della mia vita, di essere un testimone
fedele ed integro alla Tua gloria… Te lo prometto…". Improvvisamente viene
interrotto dal compagno che gli dice: "Fermati, vedo un battello in
arrivo!".
114. Uno sei compiti del pastore è fare visita ai suoi parrocchiani. Un
giorno un pastore decide di andare a trovare una vedova che non aveva visto
per un certo tempo. Suona alla porta, e nessuno risponde. Suona ancora.
Ancora niente. Eppure è certo che la donna sia in casa. La macchina è lì
davanti alla casa, ma nessuno gli apre. Perché? Decide allora di non
insistere (ha altre visite da fare) e di lasciare un biglietto da visita
nella buca delle lettere di quella casa, aggiungendovi, scritto a mano, un
biglietto su cui scrive, non senza senso dello humour, un versetto biblico:
"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la
porta, io entrerò da lui" (Ap. 3:20). La domenica seguente la brava vedova
desidera scusarsi per non avere aperto al pastore e, anche lei non priva di
senso dell'umorismo, gli fa' scivolare in mano un biglietto su cui c'è
scritto il versetto: "Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura,
perché ero nuda, e mi sono nascosta" (Ge. 3:10). In stava facendo la doccia…
115. Alla Scuola Domenicale. La monitrice chiede a ciascun bambino che porti
una Bibbia da casa. Monitrice: "Martina, tu sai che cosa c'è nella Bibbia?".
Martina: "Si!". "Dimmi allora, che cosa c'è nella Bibbia?". Risposta: "C'è
una foto della ragazza di mio fratello, un biglietto dell'autobus, un ciuffo
dei miei capelli, ed uno scontrino della lavanderia!".
116. Alla Scuola domenicale. La monitrice: "Chi si è sentito più triste
quando il figliol prodigo era ritornato a casa?". Un bambino risponde dopo
averci pensato bene: "Il bue ingrassato!".
117. Una donna visita per la prima volta la Terra Santa. Va in un ufficio
turistico per chiedere delle informazioni sulle strade. Dopo aver udito che
ora è possibile andare in auto da Dan a Beersheba, confessa: "Sa, io non
avrei mai creduto che Dan e Bersheba fossero dei luoghi. Ho sempre pensato
che fossero marito e moglie, come Sodoma e Gomorra".
118. Un uomo grande e grosso, di fede protestante, entra in un bar di Londonderry (Irlanda del Nord), con una tigre al guinzaglio, si guarda
attorno e chiede arrabbiato: "Servite i cattolici qui?". Il barista risponde
nervosamente: " Certo, signore". " Bene - dice l'uomo, la mia tigre ne vuole
due."
119. Da un bollettino di chiesa. Nella nostra chiesa è stato installato un
sistema di altoparlanti. E' stato offerto dal signor Rossi in onore di sua
moglie.
120. Domanda d'esame in una classe di confermandi: "Elencate i dieci
comandamenti nell'ordine che preferite". Risposta: 8 5 4 3 2 1 9 10 7 5.
121. Un italiano vede un prete tre volte nella vita: quando lo battezzano,
quando si sposa e quando muore.
122. Due signori ebrei, amici di lunga data, capitano incontrarsi e uno nota
che l'altro è depresso. "Che cosa c'è che non va?" gli chiede. "Una cosa
terribile è successa nella mia famiglia", dice il primo, "Ho mandato mio
figlio in Israele affinché diventasse un ebreo migliore e, che ci crediate o
no, è tornato a casa cristiano!". "E' strano che tu lo dica," dice il
secondo. "La stessa cosa è successa a me. Ho mandato mio figlio in Israele
affinché diventasse un ebreo migliore, ed ecco, anche lui diventa
cristiano". Entrambi, così, decidono di andare a chiedere consiglio da un
rabbino. Vanno, e raccontano al rabbino che cos'è successo nelle loro
famiglie. "E' strano che mi diciate questo", dice il rabbino, "perché
esattamente la stessa cosa è successa nella mia famiglia. Ho mandato mio
figlio in Israele affinché diventasse un ebreo migliore e, che ci crediate o
no, anche lui è tornato come cristiano". Tutt'e tre gli uomini, così cadono
affranti in ginocchio, con le lacrime che scendono dagli occhi e pregano
Dio, raccontandoGli in preghiera ciò che è loro successo. Quand'ecco una
voce dal cielo che risponde loro: "E' strano che mi diciate questo, perché
anch'io...".
123. Hanno organizzato una nuova linea di Telefono Amico per Atei. Puoi
chiedere che preghino per te, ma nessuno risponde.
124. Un giornalista chiede a Giovanni Paolo II se c'è qualche cosa che egli
odia in particolare. Il papa risponde che ci sono due cose: le barzellette
sulla stupidità dei polacchi e le caramelle M&M's. Il giornalista gli chiede
sorpreso: " Capisco le barzellette sui polacchi, ma cosa non va nelle
caramelle M&M's?". Il papa risponde: " Odio dover togliere il guscio per
trovare il cioccolato".
125. "Lei crede alla vita dopo la morte?", "Si, signore!", risponde
l'impiegato assunto da poco al suo capoufficio. "Beh, allora va bene,"
risponde il padrone. "Perché dopo che ieri era uscito per andare, come mi
aveva detto, al funerale di sua nonna, questa si è presentata da noi per
salutarla!".
126. Un illustrazione è sempre meglio. Il figlio del pastore chiede a suo
padre la differenza che c'è fra le parole: irritazione, aggravamento e
frustrazione. Così il padre va al telefono e fa un numero a caso. Quando
rispondono, dice: "Scusi, potrei parlare con Paolo?". "No, non c'è nessuno
che si chiama Paolo, qui". La persona riattacca. "Questa è l'irritazione",
dice il pastore. Poi ritorna al telefono, fa lo stesso numero di prima e
chiede ancora di Paolo. "No, ho detto che qui non c'è nessun Paolo! La
smetta. Se chiama ancora telefonerò alla polizia!". "Questo è aggravamento".
"E che cos'è la frustrazione?". Il padre riprende il telefono e fa lo stesso
numero la terza volta: "Pronto, sono Paolo. Ha ricevuto mica delle
telefonate per me?".
127. Un messaggio che coglie nel segno. Due settimane dopo aver udito un
sermone sul Salmo 51:2-4 (Salmo di pentimento) ed il Salmo 52:3,4 (l'odio
che Dio porta verso ogni menzogna ed inganno), un uomo scrisse la seguente
lettera all'ufficio delle imposta: "Da molto non riesco più a dormire
pensando che nella cartella delle imposte ho dichiarato il falso scrivendovi
molto di meno di quanto in realtà io guadagni. Accludo così un assegno di
300.000 lire. Se ancora non riuscissi a dormire, vi manderò il resto".
128. Quello che la fa, la vende. Quello che la compra, mai la usa. Quello che
la usa, non sa di usarla. Che cos'è? La cassa da morto!
129. La salute è semplicemente la velocità più lenta che si possa avere per
raggiungere la morte.
130. Gesù ti vede. E' notte fonda, un ladro entra in una casa che crede
deserta. In punta dei piedi entra nel soggiorno quando improvvisamente si
raggela, una forte voce dice: "Gesù ti vede!". Ritorna così il silenzio
nella casa, e così il ladro continua a procedere. "Gesù ti vede!" rimbomba
ancora la voce. Il ladro non sa più che dirsi. E' spaventato. Si guarda
intorno ed ecco che in un angolo, su un trespolo, vede un pappagallo. Chiede
così al pappagallo: "Sei stato tu a dire: 'Gesù ti vede'?". "Si," dice il
pappagallo. Il ladro, così tira un sospiro di sollievo e chiede al
pappagallo: "Come ti chiami?". "Gianfilippo", dice l'uccello. "Che stupido
nome per un pappagallo", ironizza il ladro, "chi è quell'idiota che ti ha
chiamato Gianfilippo?". Il pappagallo risponde: "Lo stesso idiota che ha
chiamato 'Gesù' il mastino che sta facendo la guardia alla casa !".
131. Competizioni. C'erano una volta un rabbino, un prete ed un pastore
battista che abitavano nello stesso palazzo. Facevano sempre a gara per chi
sapesse prendersi meglio cura del loro gregge, insomma, chi espletava meglio
il proprio ministero. Beh, uno di loro compra una nuova macchina, e non
passa molto tempo che anche gli altri due si comprano un'auto nuova. Nessuno
vuole essere da meno dell'altro. La competizione è aspra. Un giorno si
ritrovano nel cortile sotto casa con accanto la propria auto nuova. Il prete
si avvicina con una tazza piena d'acqua e, spruzzando l'acqua sul cofano,
dice: "Io ti battezzo nel nome del...". Il pastore battista, per non essere
da meno, va alla pompa e riempie il più grande secchio d'acqua che poteva
trovare, va all'auto e, gettando una secchiata d'acqua sull'auto, dice: "Io
ti battezzo nel nome del...". Vedendo questo comportamento del tutto
infantile, il rabbino va nel suo garage, tira fuori una sega per metalli, e
prontamente taglia via due centimetri del tubo di scappamento della sua
auto".
132. Gattini: un bambino di sei anni gira per strada con una cesta di gattini
appena nati. Li vede un prete e gli dice: "belli questi gattini!" Il bambino
risponde: "sono gattini cattolici!" Il prete è contento di quello che ha
detto il bambino, lo accarezza e va via. Dopo due settimane il prete rivede
il bambino e gli chiede: "come stanno i tuoi gattini cattolici?" ... e il
bambino risponde: "oh... non sono più cattolici, ora sono protestanti!"... e
il prete:... "ma guarda un pò!!!... e come mai?"... e il ragazzino: "ora
hanno aperto gli occhi!!!"
133. Beati quelli che possono ridere di sé stessi: non finiranno mai di
divertirsi.
134. Gesù salva... noi faremmo meglio però a fare il backup!
135. Se l'apostolo Paolo fosse stato un tecnico di computer, lui avrebbe:
Collegato in rete le sette chiese dell'Apocalisse.
Si sarebbe accertato che la sua armatura spirituale fosse anche dotata di un
anti-virus.
Mandato le sue lettere attraverso una Mailing List.
Usato "cerca" e "sostituisci" per cambiare il suo nome da Saulo a Paolo.
Venduto tende per comprare un Macintosh.
Creato una macro di controllo eresia per il suo programma di videoscrittura.
Sostituito la frase "Cristo è la vite e noi siamo i tralci" con "Cristo è il
server di rete e noi siamo i terminali".
136. Preghiera. Possano quelli che ci amano, amarci. E quelli che non ci
amano, che Dio volga il loro cuore verso di noi. E se Egli non volge il loro
cuore verso di noi, che Egli almeno sloghi loro l'anca, così almeno li
riconosceremo dal fatto che zoppicano.
137. Adamo una sera fa piuttosto tardi a tornare dal lavoro. Tornato a
casa, Eva, insospettita e un po' gelosa, gli chiede: "Dove sei stato, con
chi sei stato?". E lui: "Ma Eva, a questo mondo non ci siamo che noi due,
che dici?". Adamo va a dormire, è stanco. Eva però non si dà pace. Mentre
lui dorme, così, gli conta le costole…
138. Ah, fratello… non posso venire domani alla
riunione di preghiera, ma le assicuro che sarò con voi in spirito" dice un
membro di Chiesa al pastore… Quante volte i pastori hanno udito questa
frase! …a tal punto che, durante certe serate di preghiera, ci sono così
tanti cristiani presenti "in spirito" che alla riunione non c'è nessun altro
che lo Spirito, senza dubbio. Certe chiese, infatti, sono diventate delle
chiese fantasma…
139. Alla Scuola Domenicale. "Allora, bambini,
Mosè salì sulla santa montagna e Dio gli diede i Dieci comandamenti scritti
su delle tavolette di… di che cosa era fatte quelle tavolette?". Risposta di
un bambino: "Di cioccolato?".
140. Alla Scuola Domenicale. Monitrice: "Che cosa
bisogna fare perché Dio perdoni i nostri peccati?". Risposta di un bambino:
"…prima bisogna peccare!".
141. Alla Scuola Domenicale. Monitrice:
"L'apostolo Paolo ha scritto un certo numero di lettere. Mi sapete dire il
nome di qualche lettera di Paolo?". Risposta: "P… A… O… L … O".
142. Alla Scuola Domenicale. Monitrice: "Perché
il Signore risorto è apparso prima di tutto alle donne?", Risposta: "Perché
la notizia si spargesse più in fretta!".
143. Alle porte del Paradiso un angelo accoglie
le anime dei defunti. Arriva un uomo: "Lei, che faceva sulla terra?", "Ero
contadino", "Bene, entrate per la porta a destra. E lei?", dice l'angelo
interessandosi ad un altro che arriva. "Io ero un impiegato". "Porta a
destra". "E lei?", "Io? Io ero un medico!", "Ah bene, allora entri per la
porta a sinistra!". "Perché?". "È l'entrata dei fornitori!".
144. All'uscita della Chiesa, sul marciapiede, un
bambinetto vede passare il corteo di un matrimonio. Poi esclama: "Mica fessa
quella donna. È entrata in Chiesa sotto braccio ad un vecchio ed esce sotto
braccio ad un giovane…".
145. All'uscita della Chiesa, una domenica
mattina, dopo un sermone particolarmente lungo e …noioso. Il pastore: "Mi
dica, signore, vostro marito non si è sentito bene forse? L'ho visto uscire
a metà della predica!". "No, lo scusi, signor pastore, è semplicemente
sonnambulo!".
146. Altro lapsus di un pastore che, in una
predica, dice: "Il Signore in Luca 15:7 afferma che c'è più gioia in cielo
per un giusto che si ravvede che per 99 peccatori che non hanno bisogno di
ravvedimento", invece che dire, naturalmente "un peccatore… e 99 giusti"
147. Annuncio. Domenica verrà fatta una colletta
speciale per pagare il grande tappeto che ricopre il pavimento della Chiesa.
Su questo tappeto verrà fatta un'animazione di azioni di grazie. Ma bisogna
iscriversi! Tutti coloro che desiderano fare qualcosa sul tappeto sono
pregati di venire a cercare urgentemente della carta.
148. Annuncio. Giovedì alle cinque vi sarà la
riunione delle future mamme. Tutte quelle che sono interessate a diventare
future mamme sono pregate di incontrare il pastore che le aspetterà nel suo
ufficio.
149. Annuncio. Il pastore sarà assente per
qualche domenica. I predicatori laici saranno affissi al pannello esterno
della Chiesa, e tutte le nascite, matrimoni, e decessi, saranno rimandato
fino a dopo il mio ritorno.
150. Annuncio. Sorelle, non dimenticate il
nostro bazar annuale per la vendita di oggetti usati. È bene che ne
approfittiate per sbarazzarvi delle cose che non volete più conservare ma
che potrebbero ancora essere utili agli altri. Portate i vostri mariti.